Genere: drammatico
Paese di produzione: Corea del Sud
Emittente: tvN
Anno: 2018
Titolo originale: 마더
Numero episodi: 16
Durata singolo episodio: 60 min. circa
Riconoscimenti:
Interpreti principali:
- Lee Bo-young (Su-jin)
- Heo Yool (Hye-na / Yoon-bok)
Trama
Una ornitologa, temporaneamente supplente in una scuola elementare, si accorge che una delle sue
alunne è vittima di violenza domestica. Così la donna, che non avrebbe mai desiderato diventare madre, scappa via con la bambina, con cui, in pochissimo tempo, viene a crearsi uno strettissimo legame. Ma allontanarsi con un minore, figlio di qualcun altro, è illegale, qualunque sia la ragione, e le forze dell'ordine si mettono presto alla ricerca delle due fuggiasche...
Appunti: [attenzione: piccoli SPOILER]
Paese di produzione: Corea del Sud
Emittente: tvN
Anno: 2018
Titolo originale: 마더
Numero episodi: 16
Durata singolo episodio: 60 min. circa
Riconoscimenti:
- 54th Baeksang Arts Awards - Best drama
- 54th Baeksang Arts Awards - Best new actress (Heo Yool)
- 13th Seoul International Drama Awards - Best mini-series
- 13th Seoul International Drama Awards - Best actress (Lee Bo-young)
Interpreti principali:
- Lee Bo-young (Su-jin)
- Heo Yool (Hye-na / Yoon-bok)
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Trama
Una ornitologa, temporaneamente supplente in una scuola elementare, si accorge che una delle sue
alunne è vittima di violenza domestica. Così la donna, che non avrebbe mai desiderato diventare madre, scappa via con la bambina, con cui, in pochissimo tempo, viene a crearsi uno strettissimo legame. Ma allontanarsi con un minore, figlio di qualcun altro, è illegale, qualunque sia la ragione, e le forze dell'ordine si mettono presto alla ricerca delle due fuggiasche...
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Appunti: [attenzione: piccoli SPOILER]
- Mother è il remake coreano dell'omonimo drama giapponese del 2010, di cui però continua la storia, dandole un finale diverso.
- Dopo averne guardato il pilot, ho scritto che questo drama mi avrebbe spezzato il cuore in migliaia di piccoli pezzi. Qualcuno mi ha risposto che lo avrebbe fatto, ma poi me lo avrebbe rimesso insieme. E infatti Mother è uno di quegli healing drama che hanno lo strano potere di guarire e fare in modo che lo spettatore, alla fine, si senta in pace con se stesso.
- Mother è stato il primo, e per il momento unico, drama coreano a essere nominato a Cannes per il primo festival internazionale dedicato alle serie TV.
- Cosa mi è piaciuto:
- la storia è appassionante sin dal pilot, e alla fine si è rivelata una delle più belle e toccanti che abbia mai visto.
- Pur trattando temi piuttosto seri, non l'ho mai trovata pesante, tanto che, pur avendo programmato di guardare un episodio ogni settimana, ho finito per divorarlo tutto in pochi giorni!
- Il legame che viene a formarsi tra le due protagoniste è scritto meravigliosamente. Si tratta di una donna che non avrebbe mai pensato che sarebbe stata madre - né lo avrebbe mai voluto - , e una bambina di soli nove anni già rassegnata a dover sopportare ogni tipo di maltrattamento e a dover badare a se stessa. Ad un certo punto mi è sembrato che Omma - mamma in coreano - fosse la parola più bella del mondo.
- Non ho guardato il drama giapponese di cui Mother è remake, ma ho letto la trama e visto parte dell'ultimo episodio, e sono contenta che, alla fine, la storia coreana si sia discostato da quella originale, che, seppur più realistica, ha meno calore e gioia.
- Il drama sottolinea impietosamente quanto le azioni dei genitori si ripercuotano sui figli. Su-jin e le sue sorelle, la piccola Hye-na, lo "zio" Seol-ak, sono plasmati da ciò che è successo loro da bambini.
- Lo show rappresenta tantissime figure di madri, ognuna con le proprie caratteristiche, fornendo degli interessanti spunti di riflessione:
- quello della madre adottiva di Su-jin, che l'ha amata tantissimo, ma di un amore così soffocanteda spingerla a ribellarsi e scappare;
- quello della madre biologica, che la abbandona per salvarla, ma la lascia con la terribile promessa, impossibile da mantenere, che sarebbe tornata;
- quello della madre della piccola Hye-na, che si ritrova giovanissima e sola a dover accudire una bambina, e la cui frustrazione la spinge a mettere al primo posto se stessa e il proprio compagno;
- quello di Yi-jin, sorella di Su-jin, per cui i figli sono una sorta di trofeo da mostrare agli altri;
- quello della madre affidataria di Hye-na, che, per proteggerla, la tiene a lungo separata dall'unica persona con cui la bambina vorrebbe stare;
- quello della madre di Seol-ak, che, distrutta dall'abbandono, si comporta in modo tale con suo figlio da farne un mostro;
- infine quello della stessa Su-jin, che, seppur colpevole agli occhi della legge, riesce, in brevissimo tempo, a diventare un punto di riferimento per una bambina che non ne aveva, a farla sentire amata e protetta, nonché a continuare ad educarla anche quando non può più starle fisicamente accanto.
- Cosa non mi è piaciuto:
- il modo in cui viene alla luce la verità su Yi-jin. Trovare un contenitore sepolto nella serra, con tanto di filmati (parecchio) esplicativi mi è sembrato molto da telenovela. Optare per qualcosa di diverso, come una serie di documenti nascosti in cassaforte sarebbe stato molto meglio;
- l'incontro con la donna che nasconde per qualche tempo Su-jin e Hye-na, e la rivelazione della verità sui suoi "affari". Mi è sembrato tutto abbastanza tirato per i capelli, quasi incredibile.
- L'OST:
- se è stato presente durante gli episodi, piuttosto che solo nei titoli di coda finali, allora vuol dire che ero troppo concentrata sulla storia per accorgermene.
- Pur nella sua semplicità, il testo di To you, il brano migliore, è forte nel descrivere il senso di solitudine che accomuna le due protagoniste;
- anche Next to you presenta un bel testo, ed è completamente in inglese, mentre Journey ha un sound interessante.