Dash & Lily

Genere: rom-com
Paese di produzione: USA
Piattaforma: Netflix
Anno: 2020

Screenwriter: Joe Tracz
Registi: Brad Silberling, Fred Savage

Numero episodi: 8
Durata singolo episodio: 25 min. circa

Interpreti principali:
- Midori Francis (Lily)
- Austin Abrams (Dash)

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Trama
La giovane Lily lascia, in una libreria di New York, un quaderno dalla copertina rossa in cui propone, a chi lo troverà, un gioco che comincia un po' come una sfida - inizialmente letteraria - e poi prosegue come percorso di crescita.
Dash, adolescente piuttosto solitario come Lily, ma, diversamente da lei, per nulla amante del Natale, trova il quaderno e accetta di giocare con la sua misteriosa proprietaria.
Tramite questa esperienza, i due impareranno a conoscere l'altro e se stessi, ad affrontare le proprie paure e difficoltà, e cominceranno a desiderare di incontrarsi per davvero...

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Appunti:
  • la serie è tratta dall'omonima trilogia di romanzi scritta da Rachel Cohn e David Leviathan.

  • Cosa mi è piaciuto:
  1. gli episodi hanno una durata adeguata alla leggerezza della storia, e non sono mai noiosi.
  2. È interessante che i due ragazzi si spingano l'uno l'altro fuori dalla propria comfort zone. Entrambi sono piuttosto solitari, spaventati, e con una bassa autostima. Il gioco del diario li aiuta ad aprirsi agli altri - non sempre con successo, com'è normale che sia -, a credere di più in se stessi e ad apprezzare la propria unicità.
  3. Tra gli altri, la serie ha trattato due temi in particolare: il bullismo e le incomprensioni con i genitori. Nel primo caso, Lily è stata vittima delle derisioni dei compagni alle scuole medie, e ciò ha influenzato tutta la sua vita. Lo show mostra, in un doloroso sprazzo di realismo, come il compagno che più l'aveva ferita non ricordi nemmeno di averla presa pesantemente in giro. Nel secondo caso, vediamo il pessimo rapporto che Dash ha con il padre, il quale continua a presentargli la fidanzata di turno e a lamentarsi del fatto che il figlio non sia uno sportivo, ma un ragazzo silenzioso che preferisce seppellirsi in un libro. È soddisfacente vedere come entrambi riescano a superare tali situazioni, anche se mi sembra che nel caso di Dash la storia sia più plausibile.
  4. Mi è piaciuto moltissimo il personaggio della prozia, avrei voluto che avesse più spazio.
  5. Il cast è multietnico e i personaggi presentano diversi orientamenti sessuali. Mi è sembrato davvero di respirare aria di inclusività e armonia.
  6. La fotografia è molto luminosa, e la colonna sonora piacevole e non invasiva. 


  • Cosa non mi è piaciuto:
  1. durante il secondo episodio ho scoperto che Dash e Lily dovrebbero essere due diciassettenni, cosa a mio parere abbastanza implausibile. I due attori hanno infatti rispettivamente 24 e 26 anni e li dimostrano più o meno tutti.
  2. La storia richiede una sospensione dell'incredulità maggiore di quanto mi aspettassi. Mi riferisco soprattutto alla miriade di amici e parenti di Lily che si trovano al posto giusto al momento giusto per consegnare il quaderno, e allo stile di vita da ricchissimi e potenti adulti degli adolescenti del gruppo di Dash, che mi hanno ricordato molto i personaggi di Gossip girl.