Mini appunti Film - Aladdin (2019)

  • Aladdin è il live-action dell'omonimo film d'animazione del 1992.
  • La storia raccontata segue quasi pedissequamente l'originale, con il ladro straccione (Mena Massoud) che incontra per caso la principessa (Naomi Scott) sotto mentite spoglie ed in seguito, grazie all'aiuto del genio della lampada (Will Smith), si finge un principe per conquistarla. Per giungere al lieto fine, tuttavia, i due innamorati dovranno vedersela con le aspirazioni di grandezza del visir Jafar (Marwan Kenzari)...
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  • Il film è molto piacevole, bellissima la fotografia nelle scene ambientate al mercato, nella grotta con il genio, nonché l'entrata in città del "principe Alì", mentre per quanto riguarda l'interno del palazzo del Sultano, l'impressione è piuttosto quella di qualcosa di finto.
  • La trama non annoia - il live-action è in realtà piuttosto divertente - e tutti i personaggi sono ben caratterizzati, con la simpatica aggiunta della dama di compagnia di Jasmine e di una storia d'amore per il Genio. Un po' troppo calcata, all'inizio della storia, la resa di Aladdin come eroe della sua gente, e, riguardo alla relazione con Jasmine, avrei davvero preferito che l'amore a prima vista ci fosse stato risparmiato.
  • Tutti bravi gli attori, tra cui spicca Will Smith che non fa rimpiangere il suo corrispettivo a cartoni animati.
  • Sorprendentemente buona anche la resa del pappagallo Iago - anche migliore di quella della scimmietta Abù -, non cartoonistica né ridicola.
  • Tra i temi trattati, l'amicizia, la lealtà, l'importanza di essere se stessi, ma quello più importante e che rende soddisfacente la visione del film è la questione femminile: Jasmine è una principessa, e in quanto donna viene tenuta lontana dalla politica, nonché rinchiusa nel palazzo affinché sia "protetta". Tutti si aspettano che si sposi, perché un uomo - e non lei stessa - possa un giorno sostituire il Sultano. Ma Jasmine non si accontenta di un marito di bell'aspetto, se è tanto stupido da non poterci parlare; vuole prendersi le responsabilità dovute al suo ruolo; non accetta di essere considerata un oggetto da possedere, vuole parlare, e, soprattutto, vuole essere ascoltata.
  • La sua canzone, Speechless, l'unica inedita, afferma proprio questo. E durante la sua esecuzione, in una delle scene più significative della pellicola, la sola volontà di Jasmine di non restare zitta e di essere considerata una persona, basta a far sparire gli uomini che vorrebbero relegarla al ruolo di principessa muta, da ammirare ma non ascoltare.