- Run on è un drama coreano del 2021 in 16 episodi, avente come protagonisti Im Shi-wan (Sun-kyum), Shin Se-kyung (Mi-joo), Choi Sooyoung (Dan-ah) e Kang Tae-oh (Yeong-hwa).
Episodio 1
" È una di quelle storie d'amore qualsiasi, in cui uno può essere
un pazzo,
un perdente,
uno psicopatico,
un rifiuto,
e il primo amore di qualcuno"
Sun-kyum corre per mestiere.
Mi-joo corre... perché è in ritardo.
Lui è un atleta famoso a livello nazionale, figlio di un'ancor più famosa attrice e di un influente politico.
Lei è un'oscura traduttrice orfana che si occupa di sottotitolare film stranieri.
Durante il festival del cinema, mentre Sun-kyum accompagna riluttante la madre (Cha Hwa-yeon) sul red carpet, Mi-joo è eccitata per la comparsa del proprio nome alla fine dei titoli di coda del film, nonché per il fatto di poter vedere da vicino la propria attrice preferita.
Mi-joo si unisce di mala voglia ad un after-party, e la serata si rivela un disastro, sia per la presenza dell'ex-fidanzato Suk-won, ora famoso regista che tutti credono favorisca Mi-joo, sia per gli insulti sessisti che le rivolge un ex-professore ormai ubriaco.
Mi-joo non accetta di restare in silenzio e si difende, lasciando poi il locale.
Suk-won la segue per strada, tentando di riportarla indietro con la forza.
Sun-kyum assiste alla scena e minaccia l'uomo con una pistola -in realtà un accendino - caduta dalla borsa di Mi-joo. Approfittando della confusione dovuta ai fuochi d'artificio, Mi-joo si allontana dai due.
Sun-kyum continua come sempre gli allenamenti, anche se sembra che la maggior parte degli altri atleti lo odi, e c'è qualcosa che non va nel modo con cui alcuni di loro trattano il più giovane, Woo-shik (Lee Jung-ha). In seguito, nello spogliatoio, le ferite sul corpo di Woo-shik confermano a Sun-kyum che il ragazzo è vittima di bullismo.
Decisa a riottenere il lavoro, la ragazza non esita ad umiliarsi davanti all'uomo, aiutata dalla coinquilina e collega Mae-yi (Lee Bong-ryun) che, grazie alla propria indipendenza, non ha più nulla da temere dall'uomo.
Successivamente, il deputato Ki (Park Young-kyu) contatta l'ex-professore perché alla ricerca di un interprete per suo figlio. Il politico richiede qualcuno che sia povero, in modo che non crei problemi.
Intanto Mi-joo, dopo una partita ad uno sparatutto, si accorda con un altro player per acquistare un modellino di pistola.
Tornato a casa, Sun-kyum trova ad attenderlo solo una busta inviata dal manager della madre e contenente gli abiti che ci si aspetta il ragazzo indossi alla prossima riunione familiare, a cui sarà presenta anche la sorella Eun-bi (Ryu Abell), golfista di professione.
Arrivata all'aeroporto, Eun-bi trova ad attenderla un'agente che le offre di entrare a far parte dell'agenzia di Seo Dan-ah, ma la ragazza rifiuta.
La CEO, a bordo della piscina della propria azienda, ascolta la conversazione attraverso il cellulare.
Mi-joo incontra il venditore al parco ma l'uomo, dopo aver preso i soldi, con il pretesto di mostrarle come funzioni la pistola, la prende e scappa via.
Mi-joo comincia a rincorrerlo, superando Sun-kyum che è al telefono con Dan-ah.
Il ragazzo prende in prestito il tubo portadisegni da uno studente di passaggio, e lo lancia contro il ladro, che finisce al suolo.
Mi-joo chiama la polizia, e il fatto che agiti la pistola, puntandola inavvertitamente anche contro Young-hwa (Kang Tae-oh), lo studente, e che l'arma sembri autentica, crea confusione all'arrivo degli agenti.
Sun-kyum fa per andarsene, ma Mi-joo lo prega di restare per aiutarla, e i due finiscono alla stazione di polizia per una dichiarazione.
Una volta fuori, Mi-joo si offre di ripagare Sun-kyum con una cena, ma il ragazzo rifiuta, così lei gli lascia il proprio numero affinché lui la richiami quando avrà fame.
A casa, Mi-joo racconta a Mae-yi di aver incontrato un ragazzo affascinante.
In ufficio, Dan-ah è in attesa di Sun-kyum, ma riceve la visita del fratellastro Tae-woong, che le ha portato delle caramelle. La donna è chiaramente infastidita dalla sua presenza, il che fa infuriare il ragazzo, palesemente ferito dal suo atteggiamento.
Mi-joo riceve una proposta di lavoro come interprete e si reca all'appuntamento. Oltrepassando una vetrina, nota una foto promozionale che ritrae Sun-kyum.
Arrivata all'agenzia, viene accolta da Dan-ah, che la definisce una "tirapiedi" e la licenzia. Mi-joo la prega di ripensarci, la CEO sembra divertita dall'atteggiamento della ragazza, e le chiede di inginocchiarsi. Quando Mi-joo rifiuta, Dan-ah le comunica che il lavoro è suo.
Quando l'atleta a cui dovrà fare da interprete arriva, Mi-joo è incredula nel vedere che lo sportivo è proprio Sun-kyum.
---
- Il primo episodio, insieme al secondo, è uno dei più difficili di Run on. Non sappiamo ancora nulla dei due protagonisti principali, Young-hwa e Dan-ah non hanno molto spazio, e quest'ultima non lascia certo una buona impressione. La scena con il fratellastro Tae-woong crea una certa confusione, e le scene di bullismo e quelle in cui Mi-joo viene offesa dall'ex-professore sono disturbanti.
- Appare chiaro tuttavia che Sun-kyum e Mi-joo non sono i "tipici" protagonisti da drama: lui è assimilabile a un chaebol, è ricco e famoso, ma non sembra farci caso, così come la gran parte di quello che accade intorno a lui non pare minimamente scalfirlo (ed è significativo, a questo proposito, che invece ricordi quante volte e in quali occasioni ha visto Mi-joo), ma può essere molto acuto in alcune situazioni (nota subito che qualcosa non va tra gli atleti e Woo-shik, ad esempio); lei è un'orfana, ed ha assoluto bisogno di lavorare, non solo per guadagnare (i proventi del lavoro come interprete di Suk-won andrebbero in ogni caso all'ex-professore), ma anche per affermare se stessa e farsi strada nella professione. Lascia perplessi il fatto che lei, l'eroina, la protagonista, non ci pensi due volte ad umiliarsi per riottenere il proprio lavoro, come se fosse abituata a farlo. Inoltre non ha peli sulla lingua, crede fermamente nelle proprie capacità, e colleziona modelli di armi "per nessun motivo particolare".
- Anche il tema della storia è già piuttosto chiaro, ovvero la comunicazione, o, meglio, la difficoltà nel comunicare con gli altri.
- In questo il lavoro di traduttrice di Mi-joo è simbolico: ci sono svariati modi di tradurre una frase, e varie domande a cui rispondere. Sarebbe meglio una traduzione letterale? O una che riesca a trasmettere il senso del discorso? È preferibile una traduzione lunga, o una breve, in modo che lo spettatore non sia troppo distratto dalla scena?
- Di certo Sun-kyum è quello che sembra avere maggiori difficoltà a comprendere gli altri: non capisce lo slang usato dal suo amico, non coglie i riferimenti ai film di Mi-joo, ed in generale i due sembrano non capirsi, né alla stazione di polizia, né ogniqualvolta in cui si incontrano ("Parli coreano? Perché non ti capisco" gli chiede Mi-joo), così come Dan-ah non capisce entrambi ("Fumate la stessa cosa?" chiede ai due).
- Run on sembra quindi proporre un contenuto originale racchiuso in una confezione "tradizionale", condito da una fotografia veramente bella.