- Run on è un drama coreano del 2021 in 16 episodi, avente come protagonisti Im Shi-wan (Sun-kyum), Shin Se-kyung (Mi-joo), Choi Sooyoung (Dan-ah) e Kang Tae-oh (Yeong-hwa).
Episodio 2
A Dan-ah è ormai chiaro che Sun-kyum e Mi-joo si conoscono da prima che il loro diventasse un rapporto di lavoro, ma non riesce a carpire nessuna informazione dai due riguardo al loro primo incontro, nemmeno quando resta sola con il ragazzo.
Mi-joo apprende da un quotidiano che Sun-kyum è in una presunta relazione con una famosa attrice. In realtà i due erano stati fotografati all'uscita di una palestra, quando Sun-kyum non aveva riconosciuto la donna, nonostante avesse posato per un servizio fotografico con lei solo qualche giorno prima. Mi-joo aspetta Sun-kyum all'uscita del caffé, e gli chiede perché quella è la quarta volta che si incontrano, come da lui affermato. Il ragazzo sembra non volerle rispondere, così lei gli chiede indietro il proprio accendino a forma di pistola.
Mi-joo chiede a Sun-kyum di non dire a Dan-ah il motivo per cui sono finiti alla stazione di polizia, e gli confida di volergli offrire il pranzo.
Sun-kyum le promette di mantenere il segreto e fa per andarsene, ma Mi-joo cerca di trattenerlo per mangiare insieme.
Il ragazzo le dice che sembra quasi che lei voglia offrirgli un pasto per poi farla finita.
Mi-joo gli chiede allora di inviarle alcune date e orari in cui potrebbero vedersi.
Una volta a casa, Mi-joo si rimette al lavoro, mentre Sun-kyum va ad allenarsi, e sembra isolarsi dai propri compagni.
In ufficio, Mi-joo sorride al dettagliato messaggio di Sun-kyum contenente una lista di giorni e orari in cui potrebbero vedersi. Quando però Mae-yi le chiede come stiano andando le cose con il ragazzo, lei risponde che sono troppo diversi perché possa esserci qualcosa tra loro.
Scrollando le foto del festival del cinema, Mi-joo scopre che Sun-kyum è il figlio della sua attrice preferita, e riflette sul fatto che la vita del ragazzo sembra essere piena di persone, ma pare che non ci sia spazio per se stesso, mentre lei, al contrario, non ha nessun altro al mondo.
Intanto, in un vicolo, uno degli atleti, Gyu-duk, spalleggiato da altri compagni, sta picchiando selvaggiamente Woo-shik.
Sun-kyum, richiamato in palestra dal coach, si imbatte nel ragazzo in pessime condizioni e lo porta in ospedale, dove finalmente il giovane atleta esterna tutta la propria disperazione.
In palestra, Sun-kyum si assicura di chiudere la porta dello spogliatoio e fa a pugni con Gyu-duk. Poi ammette davanti al coach di aver assalito qualcuno. L'uomo cerca di minimizzare l'accaduto presentandolo come un "atto di disciplina" nei confronti di colleghi più giovani, e Sun-kyum si rende conto che l'allenatore ha sempre saputo degli atti di bullismo contro Woo-shik, e che non ha mai preso provvedimenti.
Deluso e arrabbiato, Sun-kyum chiede allora che sia convocato il Comitato disciplinare, visto che è stato l'autore di un'aggressione, ma il coach gli risponde che questo lo macchierà a vita, pregiudicherà la sua carriera e il suo futuro come allenatore, e lo manda via.
Sun-kyum gli risponde che se questa è la flessibilità che gli sarà richiesta come coach, allora preferisce non avere un futuro.
Nel suo piccolo appartamento, Young-hwa si sta dedicando ad un quadro, quando viene raggiunto dall'amico Ye-joon, che ha deciso di dormire lì visto che non può tornare a casa ubriaco.
Prima di addormentarsi, Ye-joon dice a Youg-hwa, che gli ha chiesto perché non sia andato a Messa, che ha smesso da qualche anno.
Tae-woong si reca di nuovo nell'ufficio della sorellastra e si intrattiene con il segretario Jeong, a cui chiede se il fatto che non sia stato invitato all'apertura di un nuovo resort come gli altri due figli di suo padre sia dovuto al fatto che lui sia un bastardo, ma il segretario lo rassicura che la scelta è semplicemente dovuta alla sua estraneità a tale tipo di affari.
Mi-joo va a lavorare al bar, e tenta, senza successo, di evitare Dan-ah quando la vede entrare. La donna vorrebbe sapere come Mi-joo e Sun-kyum si sono conosciuti, ma Mi-joo riesce a non risponderle.
Nell'uscire dal locale, Dan-ah è attratta da alcuni quadri, benché le sembrino grezzi, e riesce a farsene vendere uno come compenso per il fatto di essersi sporcata la costosa giacca con la vernice.
Il fratellastro cerca di attirare la sua attenzione mostrandole una ferita al dito e le reazioni allarmate delle sue fan, ma senza alcun risultato.
Al bar, Young-hwa è eccitato per il fatto che qualcuno si sia interessato ai suoi quadri. Quando vede Mi-joo, i due ricordano di essersi incontrati al parco.
In ufficio, Dan-ah chiede al segretario di non far più entrare suo fratello - cosa che l'uomo teme di non poter fare -, ed è sbalordita nel vedere che Sun-kyum ha fatto a botte. Lui le confessa candidamente di aver aggredito una persona per vendetta, e che sarà punito per questo, danneggiando gli affari di Dan-ah. È offeso quando la CEO trova divertente le sue azioni e il suo modo di esprimersi, soprattutto per le conseguenze che il bullismo avrà sulla salute di Woo-shik.
Dan-ah riflette sui danni che tutta la storia porterà alla propria azienda, e pensa di poter presentare le azioni di Sun-kyum come un atto di giustizia, portando il pubblico a sostenerlo e parteggiare per lui.
Sun-kyum rifiuta di essere presentato come un eroe, e non riesce a trovare un punto di incontro con la CEO.
All'esterno del palazzo di Dan-ah, Sun-kyum è avvicinato da un uomo. Si tratta del manager di Choi Tae-ri, l'attrice che sui tabloid viene presentata come la fidanzata dell'atleta.
L'uomo è perplesso dall'atteggiamento di Sun-kyum, che non lo riconosce, non sembra interessato a sapere chi è, né ad usare o meno lo "scandalo", la cui soluzione, per lui, è semplicemente la verità: lui e Tae-ri non hanno una relazione.
Il manager tenta di insultare Dan-ah e Sun-kyum, ma il ragazzo difende la CEO e insulta a sua volta l'uomo, sempre mantenendo la propria espressione impassibile, che rende difficile all'altro ribattere.
Dan-ah non riesce a capire perché la sua soluzione alla faccenda sia stata rifiutata da Sun-kyum, e il segretario Jeong le dice che lei e l'atleta hanno modi differenti di pensare e comportarsi, che siamo tutti diversi, al che la CEO gli risponde che sarebbe tutto più semplice se invece fossimo tutti uguali.
Sun-kyum si rende conto di aver dimenticato l'appuntamento con Mi-joo, che si è risolta a tornare a casa, e corre letteralmente da lei, tanto che la ragazza se lo vede sfrecciare accanto così velocemente da non essere nemmeno notata.
Quando lo avverte al telefono, Sun-kyum inverte la rotta e corre di nuovo verso di lei, ma più lentamente, per non mancarla ancora.
Il ragazzo, però, sembra non essere propenso a lavorare, né ad andare a mangiare qualcosa o al cinema, ma alla fine accetta di andare a guardare il film che Mi-joo ha sottotitolato.
Mi-joo confessa a Sun-kyum di sentirsi al sicuro nei cinema; lui, al contrario, trova pericoloso e spaventoso il fatto di essere seduto al buio.
Mi-joo si emoziona nel vedere il proprio nome, anche se ammette che quasi nessuno resta in sala fino alla fine dei titoli di coda. Sun-kyum ha trovato il film noioso, e lei cerca di spiegargli come sia difficile tradurre le battute affinché la traduzione rispetti l'anima del film.
Sun-kyum invita Mi-joo a bere qualcosa. Lui lo chiama "appuntamento", lei "cena di lavoro".
All'esterno di un pojangmacha, i due parlano soprattutto del lavoro di Mi-joo, che afferma di dedicarsi ai sottotitoli perché la prima volta che ha guardato un film al cinema, una battuta le è stata di grande consolazione, e non avrebbe mai potuto comprenderla senza sottotitoli, che sono dei "ponti" tra lingue diverse. Continua dicendo di sentirsi molto ricca, come se possedesse un tesoro, a dover capire un film dall'inizio alla fine per poterlo condividere.
Sun-kyum, dal canto suo, racconta che, prima di essere un velocista, lanciava il giavellotto, per questo era stato così bravo a lanciare il tubo di Young-hwa contro il ladro, e non perché sia abituato a tirare le cose per un problema di rabbia, come crede Mi-joo, anche se, ammette, non la sa gestire.
Mi-joo gli chiede se sa di essere strano, e lui le risponde che gli dicono piuttosto che è fastidioso, mentre lei afferma che la gente tende a sentirsi intimidita davanti a persone come lui.
Forti mentalmente.
Ma non con l'alcol. Dopo pochi bicchieri Sun-kyum è infatti già brillo, ma visto che il personaggio del film era sembrato felice dopo aver bevuto, aveva voluto provarci anche lui.
Raccontando del suo lavoro come velocista, Sun-kyum le dice che di solito il suo obiettivo è il traguardo, ma oggi era lei, e che se si fosse cronometrato, durante la corsa per raggiungerla, avrebbe superato di poco i nove secondi - un tempo ottimo -. Mi-joo ne è lusingata.
Sun-kyum è ormai ubriaco e continua a sorridere, e Mi-joo gli chiede di smetterla, o potrebbe fare un errore, e si avvicina tanto da fargli capire che lo bacerebbe.
Poi si allontana lasciandolo solo.
Sun-kyum è seduto sul cordolo di una aiuola quando Mi-joo ritorna, sentendosi in colpa per averlo abbandonato.
Sun-kyum è improvvisamente curioso della battuta che aveva fatto stare meglio Mi-joo, e che si rivela essere: "Perché cadiamo? Per imparare a rialzarci."
I due si recano al parcheggio, dove però si trova anche Choi Tae-ri tallonata dai paparazzi, che accusa Sun-kyum di voler usare il finto scandalo per ottenere attenzioni.
Raggiunta dal manager, l'attrice è accusata dall'uomo di avere davvero una relazione con Sun-kyum. In quel momento sopraggiunge Mi-joo, per cui il manager accusa Sun-kyum di tradire Tae-ri con una giovane attrice in erba.
Mi-joo non riesce a capire cosa stia succedendo.
Davanti alla confusione provocata da Tae-ri e dal manager, Sun-kyum chiede a Mi-joo se può essere lui a fare quell'errore, e la bacia. Ciò fa finalmente zittire gli altri due, a cui Sun-kyum dice che quella è la sua ragazza.
Mi-joo gli chiede se non sia impazzito, ma lui continua a ripetere che è vero.
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- Prima di riguardarlo, pensare al secondo episodio di Run on mi faceva venire in mente esclusivamente la violenta scena di bullismo ai danni di Woo-sik. È di sicuro difficile da sopportare. Il giovane atleta viene tormentato, a detta del suo assalitore, per essere "disciplinato", in realtà per pregiudizio ed invidia. Si tratta di un ragazzo orfano (motivo di profonda emarginazione in Corea), uno sportivo promettente, che sta dalla parte di Sun-kyum, che non solo è uno dei più veloci, ma è anche troppo silenzioso, indifferente, scostante. Assurdo. Per questo, pur non amando le azioni di vendetta, ha un che di soddisfacente la calma con cui Sun-kyum chiude la porta dello spogliatoio e poi "disciplina" a sua volta il bullo.
- Sun-Kyum è di sicuro il personaggio più interessante di questo episodio. A guardarlo, sembra vivere in un modo tutto suo, ed in realtà non comprende pienamente quello in cui vivono gli altri. Ma è intuitivo, e soffre al sapere di essere considerato fastidioso, si offende quando Dan-ah ride di lui, ed è capace di rimandare l'insulto al manager che crede di poter avere la meglio alzando la voce. La sua scarsa comprensione dei sottintesi e del non detto lo porta, probabilmente suo malgrado, a far capire piuttosto bene a Mi-joo quanto tenesse al loro incontro.
- Ed è una novità constatare che il suo personaggio non è stato scritto per essere un eroe: il suo punire il bullo è dichiaratamente un atto di vendetta, il suo voler essere punito non è dovuto a chissà quale desiderio di giustizia, ma al semplice ragionamento che, avendo fatto qualcosa che non avrebbe dovuto, l'unico step successivo sia la punizione.
- Mi-joo, dal canto suo, sembra avere ben piantati i piedi per terra; sa bene che lei e Sun-kyum appartengono a mondi diversi, e non si fa illusioni riguardo ai loro futuri rapporti, ma questo non la porta a nascondersi od essere timida con lui; al contrario si mostra piuttosto franca e diretta, e non si sente - giustamente - inferiore a lui a causa della propria estrazione sociale.
- In questo episodio il personaggio di Young-hwa ha più spazio, vediamo un breve spaccato della sua giornata, ne intuiamo la personalità solare, e inconsapevolmente, grazie a un suo quadro, è già nella vita di Dan-ah.
- Questa continua a rifiutare il fratello, probabilmente per qualche motivo diverso dal non avere la stessa madre, ed è già abbastanza chiaro che l'immagine di donna cinica e superficiale con cui vuole presentarsi al mondo non corrisponde pienamente alla realtà, ma ha qualcosa a che fare con il non farsi sopraffare o ridicolizzare, essendo una donna d'affari in una società maschilista (e in una famiglia che già intuiamo essere piuttosto particolare).
- Riguardo all'ultima scena, non mi piacciono i baci da ubriaco, e non mi è piaciuto questo, anche se rappresenta, per Sun-kyum, uno dei primi passi del cammino che lo porterà ad esprimere se stesso.
- Bella la fotografia, soprattutto per l'uso delle bolle di sapone nella scena della corsa di Sun-kyum, e quando la macchina da presa indugia sui particolari, come le decorazioni nella casa di Young-hwa, il cibo e i piedi dei protagonisti.