Lost - ep.2 - Quotes + Review

A COUNTRY OF RAGE
 (UN PAESE DI RABBIA)

" Hello, Father. Yesterday, for the first time in my life, I wondered if I would have become a different person than I am today if you were alive. 
[...]
Father, I haven't made anything of myself. I was born into this world in the same way. But I don't think I will be able to become anything."

" Ciao, papà. Ieri, per la prima volta nella mia vita, mi sono chiesto se sarei diventato una persona diversa da quella che sono oggi, se tu fossi vivo.
[...]
Papà, non sono diventato nulla. Sono venuto al mondo allo stesso modo (di chiunque altro). Ma non credo che sarò capace di diventare qualcosa."

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"People other than me are all someone else. Your mother, you... everyone is someone else." 

" Le persone diverse da me sono tutte qualcun altro. Tua madre, tu... chiunque è qualcun altro."


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" I understand. When a person is extremely sad, they want to lean on a stranger. What I'm saying is, you don't have to feel embarassed. [...]
It might be because of the day. Or it might be because you're sadder than me. My heart is leaping and jolting."

" Lo capisco. Quando una persona è estremamente triste, vuole appoggiarsi a un estraneo. Quello che sto dicendo, è che non deve sentirsi in imbarazzo. [...]
Sarà la giornata. O sarà perché è più triste di me. Il mio cuore fa salti e scossoni. "


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"I think money is love. Have I turned completely bad? Have I failed to live like a decent human being? Despite that, I still don't want to give up on anything."

"Credo che il denaro sia amore. Sono diventato completamente una cattiva persona? Ho fallito nel vivere una vita da persona per bene? Nonostante ciò, ancora non voglio rinunciare a nulla."


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"There's nothing I can't do right now. Because I have nothing to lose." 

"Non c'è niente che non possa fare adesso. Perché non ho nulla da perdere."


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"What does age have to do with it? Even when you're 60, you're still my child."

"Che cos'ha a che fare l'età con questo? Anche quando avrai 60 anni, sarai sempre la mia bambina."


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  • Il secondo episodio di Lost si apre con il voice over di Kang-jae, che, rivolgendosi al padre defunto, gli dice di essere venuto al mondo, ma di non essere diventato nulla. È ciò che Bu-jeong ha confidato in lacrime al genitore alla fermata dell'autobus, e che lo stesso Kang-jae ha potuto ascoltare.
  • Kang-jae ha trovato qualcuno che gli somiglia, che potrebbe capirlo. Riconoscerlo.
  • È così che si avvicina a quella donna che pensava di essere invisibile, le porge il prezioso fazzoletto, prende i suoi soldi per non farla sentire in imbarazzo; tuttavia, pur mettendo il denaro al primo posto, non li tiene, ma li offre come ultimo regalo all'amico defunto.
  • I soldi in rapporto a Kang-jae compaiono spesso in questo episodio. L'uomo pensa che il denaro sia amore, che chiunque ne spende per lui lo ama, e maggiore è la cifra, maggiore l'amore. Per questo, quando nel colloquio immaginario con il padre gli dice che, se fosse stato in vita, il genitore gli avrebbe dato tutti i suoi soldi, si sta raccontando che l'uomo lo avrebbe amato più di chiunque altro. E che probabilmente non sentirebbe il senso di vuoto che lo accompagna, e che sarebbe riuscito a diventare una persona diversa, migliore. E tuttavia non vuole parlare dell'ingente debito che Jung-woo aveva nei suoi confronti, è infastidito che Jong-hoon non ne rispetti la memoria. 
  • Kang-jae è già una persona migliore, ma non lo sa.
  • Il suicidio dell'amico e il proprio imminente compleanno lo scuotono e lo portano a farsi domande sulla propria vita, che pare senza scopo, mentre la madre, alla sua età, aveva già un bambino di cui occuparsi.
  • È così che, non avendo potuto far nulla per Jung-woo, non resta indifferente al dolore di Bu-jeong, regalandole il conforto di un fazzoletto e della propria presenza, e poi letteralmente salvandola da un tentativo di suicidio.


  • Per quanto riguarda Bu-jeong, sappiamo che la persona a cui si rivolge è una famosa attrice, Jeong Ah-ran. Non riusciamo ancora a capire del tutto cosa sia successo, ma quell'orribile scena in ufficio ci dice che forse il licenziamento di Bu-jeong è stato causato da lei, come forse anche l'aborto.
  • Quel che è certo è che Bu-jeong sta male, che pensa seriamente al suicidio, ma nessuna delle persone che le gravita intorno pare accorgersene, pur sapendo perfettamente della sua depressione.
  • La suocera sembra una persona orribile. Invade la sua privacy arrivando addirittura a scavarle nelle tasche del cappotto; racconta della convocazione in polizia al padre, cercando di mostrarsi preoccupata e affranta e asserendo che la faccenda le ha fatto perdere l'appetito mentre addenta un panino; la incolpa dell'aborto; è crudele quando dice alla farmacista Soon-gyu che avrebbe preferito lei come nuora, sottintendendo che il proprio figlio avrebbe meritato di meglio, anche se poi sembra accorgersi del proprio errore.
  • Il marito Jung-soo manca completamente di tatto ed empatia. La rimprovera di reagire in maniera eccessiva riguardo al comportamento della madre, definisce "rilassato" il suo lavoro, racconta di lei al giovane collega definendola arrogante, e non batte ciglio quando l'altro gliene parla in modo irrispettoso, ipotizzando che il comportamento di Bu-jeong possa essere dovuto alla menopausa. Non comprende le emozioni di Bu-jeong, per questo per lui ciò che la donna prova non ha valore.
  • Eppure, anche se per la propria moglie non pare essere d'aiuto, Jung-soo riesce ad essere un sostegno per qualcun altro, quella Kyung-eun che ha amato in passato e con cui è successo qualcosa solo un anno prima, e che trova conforto nella sua sola esistenza.
  • L'anziano Chag-sook sembra l'unico ad amare Bu-jeong senza riserve; la difende con la suocera riguardo all'accusa di trolling e alle altre colpe che la donna le addossa, ha il cuore spezzato alla notizia della convocazione in polizia, eppure continua a consolarla. Proprio il dolore provocato al padre fa riemergere in Bu-jeong la rabbia e il dolore, e la spinge a pensare di nuovo al suicidio.


  • Le relazioni tra i vari personaggi diventano più chiare in questo secondo episodio.
  • Sappiamo che Jung-soo ha amato una donna la cui presenza ancora non riesce ad essergli indifferente, mentre la comunicazione con la moglie sembra essere del tutto assente, e con essa il supporto e l'empatia.
  • La suocera di Bu-jeong provoca rabbia nello spettatore perché è odiosa e realistica, perché la sua mentalità chiusa le fa accusare una donna del proprio aborto, la porta a pensare che depressione equivalga a follia, perché non esita a nascondere che la nuora non le piace e avrebbe preferito che il proprio figlio sposasse qualcun altro.
  • Il rapporto tra Bu-jeong e il padre è invece dolcissimo. Lei non può confidarsi con lui riguardo alla propria situazione e al proprio dolore, ma l'anziano genitore è comunque una persona che la fa sentire amata e al sicuro. La scena in cui lei si rende conto di essere responsabile del suo malessere fisico e soprattutto emotivo è da spezzare il cuore.
  • Kag-jae, insieme al più giovane Ddak-yi, deve definitivamente dire addio all'amico Jung-woo, e l'intensità della scena al crematorio è bilanciata da quella più leggera sull'autobus.
  • Ci accorgiamo anche che probabilmente Kang-jae odia l'Akira, il locale di Jong-hoon, così come lavorare come escort piuttosto che solo come stand-in.
  • Sull'autobus, Kang-jae non può fare a meno di interagire con Bu-jeong. Sembra distaccato, disinteressato, quasi scortese, ma le tiene compagnia, e pur avendo già perso la propria fermata, scende solo quando è sicuro che lei starà bene da sola.
  • Bu-jeong, dal canto suo, è riuscita a trovare conforto nella presenza di un estraneo.


Brano: My story di Ha Dong-qn.