Children of nobody

Genere: mystery
Paese di produzione: Corea del Sud
Emittente: MBC
Anno: 2018

Titolo originale: 붉은달 푸른해
Titolo alternativo: Red Moon, blue Sun

Screenwriter: Do Hyun-jung
PD: Choi Jung-gyu

Numero episodi: 32
Durata singolo episodio: 30 min. circa

Riconoscimenti:
  • Top Excellence Award, Actor in a Wednesday-Thursday Drama - Kim Sun-a

Interpreti principali:
- Kim Sun-a (Cha Woo-kyung)
- Lee Yi-kyung (Kang Ji-hyun)
- Nam Gyu-ri (Jeon Soo-young)
- Cha Hak-yeon (Lee Eun-ho)


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Trama
Woo-kyoung lavora come psicologa infantile al centro Haneul, è sposata, ha un'adorabile figlia ed è in attesa di un maschietto. Il suo mondo viene stravolto quando investe un bambino, uccidendolo. Scoprire chi fosse e perché si trovasse in autostrada diventa quasi un'ossessione. E non aiuta il fatto che cominci a vedere una bimba con un abitino verde...
Intanto, un misterioso vigilante, Red Cry, inizia a giudicare e punire i genitori che trattano male i bambini, lasciando su ogni scena del crimine i versi di alcune poesie...

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Appunti:
  • Children of nobody è il primo mystery coreano che abbia guardato e, pur non scevro da difetti, si è rivelato uno dei migliori del suo genere in cui mi sia mai imbattuta.


  • Cosa mi è piaciuto:
  1. la storia è del tutto imprevedibile; in particolare, per quasi tutto il drama non è chiaro chi sia Red Cry, e lo spettatore non può escludere dalla propria lista di sospetti nessun personaggio, neppure i due protagonisti principali;
  2. discorso simile per la bimba con l'abitino verde, la cui identità si presta a mille supposizioni.
  3. Tema centrale del drama sono i maltrattamenti sui bambini, ed il tutto è trattato con estrema delicatezza e sensibilità;
  4. le storie dei piccoli sono tutte molto toccanti, e fanno riflettere su quanto le azioni degli adulti pregiudichino la loro crescita e la loro serenità. Nello specifico, risultano difficili da dimenticare la piccola Ha-na, ridotta, dal padre violento, ad un silenzio quasi assoluto e al terrore di esprimere la propria tristezza, e Shi-wan, torturato dal senso di colpa per non essere stato vittima di abusi fisici come la sorellina, ma oppresso da altrettanto gravi abusi psicologici.
  5. I personaggi sono tutti interessanti, ben caratterizzati e profondamente umani; mi è piaciuto moltissimo il rapporto che viene a crearsi tra Ji-hyun e Woo-kyong e lo stesso detective e Ha-na.
  6. Gli attori sono tutti bravissimi, ma in particolare spiccano i bambini, e soprattutto la piccola interprete di Ha-na;
  7. il montaggio è ottimo, capace di creare suspense ed aspettativa.
  8. La storia si rivela completa e soddisfacente, i misteri vengono risolti e tutti i personaggi ricevono il giusto spazio;
  9. lo show porta lo spettatore - nonché alcuni degli stessi protagonisti - ad interrogarsi sui concetti di giusto e sbagliato (Ciò che fa Red Cry è davvero da condannare? La polizia dovrebbe davvero arrestarlo?), sul perdono, sul diritto che abbiamo di giudicare gli altri, sulle seconde occasioni e sull'importanza della vita.


  • Cosa non mi è piaciuto:
  1. la guarigione quasi miracolosa della sorella di Woo-kyoung, che esce da una sindrome locked-in grazie ad una "nuova terapia". Mi è facile accettare questo tipo di eventi in show che non si prendono troppo sul serio - come è accaduto per l'intervento di Do-Jae in Beauty inside, per esempio - ma non in quelli del calibro di Children of nobody;
  2. l'utilizzo dell'ipnoterapia come trigger per slatentizzare i ricordi ed accedere ad importanti informazioni. E' un espediente che detesto sia negli show televisivi che nei romanzi, mi sembra che in tal modo gli autori scelgano la strada più facile e veloce per la risoluzione degli eventi;
  3. l'uscita di scena di uno dei personaggi principali - per fortuna quasi alla fine del drama - segna il culmine della storia; da quel momento in poi, la tensione non fa che calare, e lo show perde qualcosa che lo aveva reso speciale fino ad allora.

  • L'OST:
  1. non è uno dei miei preferiti, ma i testi delle canzoni sono tutti toccanti e da pelle d'oca, come Smile again, Stars shine bright even that nightFrom that time;
  2. Moonlight, oltre ad avere un testo sui maltrattamenti che spezza il cuore, presenta anche un bel sound;
  3. Shadow / Little silhouette richiama il titolo Red moon, blue sun, è quella che più riporta alla mente lo show, e in particolare la questione della bimba con l'abitino verde;
  4. The edge è l'altro brano che più si ricorda, è cantata dallo stesso Cha Hak-yeon, interprete di Eun-ho, ed ha un bel testo.


  • Episodi migliori: 1x26; 1x32.