The haunting of Bly Manor

Genere: horror / drammatico
Paese di produzione: USA
Piattaforma: Netflix
Anno: 2020

Numero episodi: 9
Durata singolo episodio: 60 min. circa

Interpreti principali:
- Victoria Pedretti (Dani)
- Amelia Bea Smith (Flora)
- Benjamin Evan Ainsworth (Miles)
- T'Nia Miller (Hanna)
- Amelia Eve (Jamie)
- Rahul Kohli (Owen)

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Trama
2007. In un vecchio convento convertito in albergo, una futura coppia di sposi e gli invitati alle nozze passano la serata ad ascoltare una storia raccontata da una delle ospiti:
1987. La giovane Dani si traferisce in Inghilterra dagli Stati Uniti e trova lavoro come istitutrice in una antica tenuta, Bly Manor. I bambini sono adorabili ("perfectly splendid") e con gli altri inservienti formano una piccola famiglia. Ma la dolce Flora avverte Dani di non uscire dalla propria stanza di notte, le bambole della sua casetta si spostano presagendo sventure, e il fratellino Miles spesso si comporta in modo strano...

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Appunti:
  • la storia di The haunting of Bly Manor si ispira al romanzo di Henry James "Il giro di vite";
  • essa rappresenta il secondo capitolo della serie antologica The haunting, diretta e creata da Mike Flanagan e cominciata con The haunting of Hill House, con cui questa seconda parte condivide parte del cast.
  • L'anno scorso ero rimasta molto delusa da The haunting of Hill house, che mi era sembrato un family drama con elementi soprannaturali, piuttosto che la storia horror che mi aspettavo. Per questo, ho approcciato The haunting of Bly Manor senza aspettative, restando piacevolmente sorpresa da quella che si è rivelata una classica storia di fantasmi intrigante e ben scritta.


  • Cosa mi è piaciuto:
  1. come in The haunting of Hill House, la fotografia è uno dei punti di forza dello show, così come gli interni e gli esterni di Bly Manor;
  2. tutti i personaggi sono profondamente umani, complessi ed interessanti; riguardo agli attori, i bambini sono bravissimi, e Victoria Pedretti è perfetta per il suo ruolo, così come T'Nia Miller.
  3. Nonostante la situazione a dir poco inconsueta, nella casa si respira un clima familiare, e non mi sembra di ricordare nessun'altra storia in cui in un collegio, gli insegnanti e i ragazzi fossero così benevoli nei confronti del protagonista (in questo caso, il piccolo Miles).
  4. La storia è interessante: alla fine di ogni episodio avevo effettivamente voglia di continuare a guardare lo show per sapere come sarebbero andate le cose. In particolare, la questione del fantasma del lago e la storia di Hanna mi hanno incuriosito molto.
  5. Viene raccontata con molta naturalezza una storia lesbo - che è il cuore dello show -, è ciò non è affatto scontato, neppure nel 2020.
  6. Ci sono pochi fantasmi a Bly Manor, meno di quanti me ne aspettassi, eppure la loro presenza riesce ad evocare, se non terrore, quanto meno tensione.
  7. Due episodi risultano molto particolari: il quinto, dedicato ad Hanna, che si avvale di un montaggio eccezionale per raccontarci la storia della governante, e l'ottavo, completamente in bianco e nero, che ci svela l'origine del fantasma del lago e della peculiarità di Bly Manor (che risulta, però, appesantito dalla cantilena "She would sleep, she would wake, she would walk".)


  • Cosa non mi è piaciuto:
  1. l'episodio 7, che svela molto riguardo a Rebecca e ci mette a parte dell'ennesimo, estremo tradimento di Peter, avrebbe dovuto essere d'impatto, ma risulta invece il più debole e meno avvincente di tutti.
  2. Avrei voluto saperne di più riguardo alla casetta delle bambole di Flora, al motivo del suo legame particolare con Bly Manor e i fantasmi.
  3. Ho trovato poco soddisfacente e un po' triste che i bambini siano cresciuti non sapendo quanto fossero stati amati dalle persone che lavoravano a Bly Manor e quali sacrifici fossero stati fatti per salvarli.

  • Episodio migliore: 2x04.