Persuasione

Genere: romance / costume
Paese di produzione: Regno Unito
Anno: 1995

Sceneggiatura: Nick Dear
Regia: Roger Michell

Durata: 106 min. circa

Riconoscimenti:
  • British Academy Television Awards - Best Costume Design - Alexandra Byrne
  • British Academy Television Awards - Best Design - William Dudley, Brian Sykes
  • British Academy Television Awards - Best Original Television Music - Jeremy Sams
  • British Academy Television Awards - Best Photography and Lighting - John Daly
  • British Academy Television Awards - Best Single Drama - Fiona Finlay, Roger Michell, Nick Dear
  • National Board of Review - Top Ten Movies
  • Royal Television Society - Costume Design - Alexandra Byrne
  • Royal Television Society - Production Design - William Dudley, Brian Sykes
  • Royal Television Society- Team Award (Craft)

Interpreti principali:
- Amanda Root (Anne)
- Ciaràn Hinds (Wentworth)
 

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Trama

Inghilterra, periodo della Reggenza. 
Anne ha 27 anni, e da otto vive nel rimpianto di essersi lasciata persuadere a rompere la relazione con Frederick Wentworth, per questioni di censo e classe sociale. 
Quando Frederick torna, nelle vesti di Capitano, ricco e affascinante, Anne è una donna ormai triste e rassegnata, che si divide tra l'accudire i figli di una sorella ipocondriaca e subire la compagnia del padre e dell'altra sorella, con cui non riesce a condividere valori e priorità...


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Appunti: [attenzione: SPOILER]
  • Persuasione è il film che ho guardato più volte in assoluto, ed ogni volta, piuttosto che annoiarmi o sembrarmi che sia invecchiato male, mi appare sempre più bello.
  • Si tratta della trasposizione dell'omonimo romanzo di Jane Austen, l'ultimo che la scrittrice sia riuscita a completare, nonché il mio preferito.

  • Cosa mi è piaciuto:
  1. gli attori protagonisti mi sono sempre sembrati perfetti. Amanda Root si cala benissimo nel ruolo di una donna, che, per la società in cui vive, è ormai considerata senza speranze per il futuro. Si tratta di una persona rassegnata e triste, che sente di non avere un posto nella propria famiglia, e consapevole del fatto che una propria scelta le ha tolto l'unica occasione di felicità che le sia mai capitata. Anne cerca quasi di sparire quando si trova in compagnia del padre e della sorella maggiore, viene data per scontata dalla sorella minore che ha invece bisogno di lei, ed è generalmente benvoluta dalle persone che la conoscono, per cui però rimane comunque "solo Anne". La vediamo invece rifiorire e rinascere quando si ritrova con persone di cui apprezza la compagnia e che la apprezzano - notevole, in questo caso, la scena a Bath, quando corre letteralmente incontro ai coniugi Croft sembrando improvvisamente più giovane e carina -. Ciaràn Hinds è a sua volta perfetto nei panni dell'affascinante e a volte tronfio Capitano Wentworth, che non ha ancora dimenticato Anne, ma ne è stato troppo ferito per permettersi di perdonarla facilmente. In passato il suo comportamento all'inizio della storia mi era sembrato vendicativo nei confronti della protagonista, tuttavia, a ben guardare, il suo commento sul non averla riconosciuta non è, come potrebbe sembrare, dettato dal rancore o, peggio, dalla volontà di ferirla, quanto dal bisogno che la chiassosa comitiva di Uppercross non si accorga del suo interesse per lei, così come i discorsi sul matrimonio a tavola lo infastidiscono e lo spingono ad andarsene perché Anne è lì e potrebbe fraintendere, e come la sua disperazione dopo la caduta di Louisa è dovuta non solo al senso di colpa, ma anche al timore di dover essere costretto a sposare la ragazza. È palese che entrambi sono estremamente consapevoli della presenza l'uno dell'altra, che provano dei sentimenti che cercano ad ogni costo di nascondere, e che si traducono, ad esempio, nella gelosia di Wentworth nei confronti di Elliot, o nella silenziosa disperazione di Anne nell'osservare quanto il Capitano sembri preso dalle sorelle Musgrove.
  2. Tra gli attori che hanno reso al meglio i propri personaggi spiccano anche Sophie Thompson, nel ruolo di Mary, l'ipocondriaca, esasperante ed egoista sorella di Anne, e Fiona Shaw e John Woodvine nel ruolo dei coniugi Croft. Adoro il fatto che mostrino affetto ad Anne, nonché il loro rapporto sereno, la loro complicità e i racconti dei loro viaggi insieme (bella la scena in cui Sophie Croft racconta della sua vita al fianco del marito Ammiraglio della Marina britannica, e del fatto di essersi sentita sola ed in pericolo un'unica volta, quando era rimasta sulla terraferma lasciando che lui salpasse senza di lei).
  3. Il film è realistico, sia per i luoghi utilizzati per le scene (Lyme Regis, Bath e il sud-est dell'Inghilterra), sia per gli edifici, gli abiti, gli interni illuminati solo dalle candele di sera, l'aspetto per niente glamour degli attori.
  4. La pellicola rende in modo soddisfacente l'anima del romanzo originale, i pregiudizi e i canoni della società inglese, la decadenza dell'aristocrazia (sir Walter e le Dalrymple) e l'affermarsi della borghesia (i marinai che tornano arricchiti dalla guerra), il rimpianto, ma, soprattutto, è una bella storia sulle seconde chance e sul coraggio di cambiare e affermare se stessi per trovare la propria felicità.


  • Cosa non mi è piaciuto:
  1. in un cast i cui attori sembrano così adatti ai propri personaggi, pare fuori posto Phoebe Nicholls nel ruolo di Elizabeth, sorella maggiore della protagonista. Mi è sembrato che con lei si sia voluto utilizzare il cliché della sorella che, essendo "cattiva", debba essere necessariamente anche meno attraente della sorella "buona", cosa che non accade nel romanzo, dove Elizabeth è descritta come molto più carina di Anne. Credo che rispettare questa caratteristica avrebbe reso più originale e complesso il suo personaggio. La sua frustrazione e anche il suo astio verso la sorella minore sarebbero stati ancora più comprensibili: perché Anne, come lei ormai oltre l'età da marito, più bruttina, non primogenita, mai particolarmente amata dal padre, mal inserita in famiglia e in società e senza - secondo il suo parere - alcuna attrattiva o caratteristica interessante, avrebbe dovuto ricevere prima una proposta di matrimonio da Charles Musgrove, poi le attenzioni del cugino Elliot e infine quelle dell'affascinante Capitano?
  2. Il comportamento di Anne al concerto, quando quasi rincorre Wentworth che sta andando via e lo prega di restare, attirando l'attenzione degli astanti, è piuttosto inappropriato per i tempi in cui è ambientata la storia.


  • (Alcune tra) le scene migliori del film:
  1. Anne rivede Wentworth dopo anni, a casa della sorella Mary; mentre lui fa in modo di apparire piuttosto indifferente, lei cerca di mostrarsi composta, ma il modo in cui la sua mano afferra e stringe la sedia, rende appieno la sua agitazione e il suo turbamento.
  2. Dopo una lunga passeggiata durante la quale tutti, e soprattutto Wentworth, sembrano aver ignorato Anne, una volta arrivato il calessino dei Croft, il Capitano sussurra alla sorella di prendere con sé la donna, della cui fatica si è ben accorto, e aiuta una riluttante Anne a salire sul barroccio, pur evitando di guardarla.
  3.  Dopo aver ascoltato lo scambio di opinioni tra Anne e il Capitano Harville, Wentworth fa capire alla donna di averle lasciato una lettera, che è contemporaneamente la dichiarazione e la missiva più bella della storia della letteratura (e del cinema).
  4. Una volta letta la lettera, Anne si precipita a cercare il Capitano. I due si ritrovano in strada, finalmente liberi di camminare fianco a fianco e felici di essersi infine riuniti. Di lì a poco un corteo circense sfila accanto a loro, invadendo la carreggiata e portando con sé musica e confusione, ma i due protagonisti sono ormai nel proprio mondo, niente li distrae l'una dall'altro, i loro passi li portano in direzione opposta a quella della sfilata, le loro orecchie sono sorde al trambusto che li circonda.



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