Remarriage & Desires

English version here

Genere: melodramma
Paese di produzione: Corea del Sud
Piattaforma: Netflix
Anno: 2022

Titolo originale: 블랙의 신부 (La sposa nera)

Screenwriter: Lee Geun-young
PD: Kim Jung-min (Love affairs in the afternoon)

Numero episodi: 8
Durata singolo episodio: 60 min. circa

Interpreti principali:
- Kim Hee-sun (Hye-seung)
- Jung Eu-gene (Yoo-hee)
- Cha Ji-yeon (AD Choi)
- Lee Hyun-wook (Hyung-ju)
- Park Hoon ( Seok-jin)

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Trama
Rimasta vedova dopo il suicidio del marito, Hye-seung viene iscritta a propria insaputa dalla madre alla prestigiosa agenzia REX della AD Choi, che si occupa di organizzare matrimoni tra i membri più elitari della società. Recatasi a disdire la propria iscrizione, Hye-seung incontra proprio lì Yoo-hee, l'avvocata che le ha sedotto e rovinato il marito, e decide di vendicarsi...

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Appunti:
nel tentativo di uscire dal mio lungo slump, sono saltata da un drama all'altro, e Remarriage & Desires è per il momento l'unico che sia riuscita a terminare, forse per la "novità" del tema, incontrato fino ad ora solo in Eve. Una cosa, però, è più o meno certa: le storie di vendetta non rientreranno mai tra le mie preferite.

  • Cosa mi è piaciuto: 
  1. la storia mi ha preso molto, come dicevo, forse a causa del tema per me relativamente "nuovo", e per il divertimento che mi suscitava l'agenzia REX, i cui clienti, divisi in ricchi, super-ricchi e quant'altro, si servono del denaro per ottenere ciò che non hanno tempo e voglia di perseguire - un buon matrimonio -, e che è il cuore della satira sociale portata avanti dal drama.
  2. L'AD della REX, Choi Yoo-sun, è il personaggio migliore della storia, e uno dei "cattivi" più interessanti che abbia mai incontrato nei drama coreani. Ha molto più spessore dei protagonisti, e riusciamo ad intuire i sacrifici e le mortificazioni che ha scelto di subire in virtù di quelle stesse cose che gli iscritti alla REX ricercano così ostinatamente: il potere, il denaro e lo status sociale. Questi medesimi obiettivi la spingono anche a servirsi senza scrupoli dei suoi stessi clienti, manovrandoli come burattini fingendo invece di essere al loro servizio.
  3. La scena sulla barca con i protagonisti principali e i rispettivi figli è molto carina, riesce a creare un'atmosfera familiare e a permetterci, così, di dare un'occhiata al futuro dei quattro. Troppo breve, però, e troppo isolata, tanto che il senso di legame viene presto perso.
  4. Il numero ridotto di episodi, precisamente la metà dei "tradizionali" 16, evita al drama di trascinarsi, di esporre troppo l'esilità della propria trama, e allo spettatore di annoiarsi e passare ad altro.
  5. La fotografia non è eccelsa, ma comunque bella, soprattutto durante le riprese dei paesaggi.


  • Cosa non mi è piaciuto:
  1. tra i due protagonisti principali non c'è per niente chimica. Hye-seung e Hyung-ju non sembrano innamorati, tra loro non si avverte tensione, amore, desiderio di stare insieme. Il loro legame è raccontato, ma non sentito. Non si riesce ad affezionarsi a loro, né come coppia, né come come personaggi singoli. Non aiuta la recitazione di Kim Hee-sun, la cui Hye-seung non sembra essere così presa da Hyung-ju come la trama vorrebbe farci credere.
  2. Sicuramente anche per questo quella in chiesa dell'episodio 8 è stata una tra le scene "romantiche" più brutte che abbia mai visto.
  3. Yoo-hee è un'ottima "cattiva" durante i primi episodi. Non credo che ogni personaggio negativo debba per forza redimersi, e mi piaceva che l'avvocata non avesse scrupoli, e fosse mossa dall'avidità e dall'ambizione (e anche, come scopriamo col procedere della storia, da un irrisolto episodio di rifiuto ed abbandono). Ma quella risata finale ha rovinato tutto. Perché un antagonista - e soprattutto una donna - se non può o non vuole redimersi, deve essere affetto da una - sempre vaga - forma di pazzia? Perché non lasciarlo essere cattivo e basta?
  4. La "vendetta" che Hye-seung vuol portare avanti nei confronti di Yoo-hee è più sbandierata che messa in pratica. Ho perso il conto di tutte le innumerevoli volte in cui la protagonista ripete che si vendicherà, senza avere però uno straccio di piano definito e raccontando a destra e a manca le azioni sparse che vorrà intraprendere.
  5. Anche le vicissitudini di Hye-seung e il modo in cui Yoo-hee le abbia rovinato la famiglia e la vita vengono ripetute fino alla noia, raccontate a questo o quel personaggio senza glissare sulla scena e risparmiarci il fastidio di ascoltare ancora e ancora.
  6. Gli ultimi due episodi mi sono sembrati noiosi e deludenti ed hanno contribuito ad abbassare di molto il mio giudizio del drama. Alla fine, la tanto citata vendetta si rivela piuttosto fiacca. Mi sarebbe piaciuto molto se Hye-seung fosse entrata a sua volta nel gioco perverso dei matrimoni come business e avesse avuto la propria rivincita riuscendo a battere Yoo-hee all'interno di quel mondo elitario che l'avvocata tanto agognava.
  7. Gli elementi che ho apprezzato maggiormente durante i primi episodi, ovvero il profilo basso, la critica sociale, la satira, ad un certo punto purtroppo lasciano spazio alla vena più makjang della storia, con i suoi omicidi (veri, tentati e inscenati), politici corrotti, paternità segrete...
  8. Generalmente tendo a sorvolare sul make-up - spesso pesante - dei personaggi maschili nei drama e nelle serie TV, ma questa volta il rossetto fucsia - fucsia! - di Lee Hyun-wook e altri uomini mi ha davvero distratto.


  • L'OST:
  1. l'unico brano originale (se ce ne sono altri, non me ne sono accorta e non ne ho trovato traccia), Wicked, mi piace molto, ha un sound piuttosto orecchiabile.


Trailer: