Ogni anno il panorama televisivo coreano è letteralmente inondato di nuovi drama di generi diversi, ma non sempre è possibile seguire quegli show che sembrano interessanti o in cui recitano attori dal provato talento o a cui semplicemente mi sono affezionata (dedicarsi per almeno 16 ore ad ognuno di essi può risultare gravoso se si hanno altri impegni e/o non si soffre di insonnia...).
E, benché possa sembrare spesso un peccato, capita che il non aver potuto seguire un drama si riveli invece una fortuna: non è raro, infatti, che una storia che sembrava promettente soffra di una scrittura mediocre, o perda mordente o diventi addirittura incoerente o ridicola nella seconda metà, o, ancora, deluda nel finale. Recentemente, inoltre, la partecipazione di Netflix in molte produzioni ha aggiunto il rischio che l'usuale tornata di 16 episodi termini con un cliffhanger senza che si abbia la certezza di un'eventuale seconda stagione (una sorta di "occidentalizzazione" dei drama coreani che, al momento, sembra non piacere a nessuno).
Ecco una lunga lista di drama che avrei voluto seguire e che, fortunatamente, non sono riuscita a guardare.
Arthdal chronicles
In base ai poster, alla trama, all'elevatissimo budget, al cast di tutto rispetto, nonché alla presenza dello stesso Direttore di produzione del curatissimo My ajusshi, Arthdal chronicles sembrava dover essere un drama epico.
A giudicare da recensioni e commenti, però, l'eccitazione del pubblico è venuta ben presto a scemare, per una fotografia a quanto pare troppo scura, una trama trascinata all'inverosimile e un pessimo uso di budget e attori. Quel che è peggio, è che il drama, prima presentato come diviso in tre parti (cosa piuttosto insolita per le produzioni coreane, che, per lo più, hanno una lunghezza di sole 16 puntate), per un totale di 18 episodi, si è poi rivelato parte di un progetto di tre stagioni, di cui la seconda e la terza, a causa di ascolti, seppur alti, non proporzionati al budget, sono ben lungi dall'essere una certezza. Tanto che il trailer alla fine del diciottesimo episodio è stato realizzato in cartoni animati...
My absolute boyfriend
Il mio unico interesse in questo drama era rappresentato dalle qualità recitative del protagonista Yeo Jin-goo, eccezionale in The crowned clown. Lo show è il remake di una storia giapponese, da cui, però, sembra ben presto prendere le distanze. Pare che i telespettatori siano stati molto delusi dalla trama piatta e noiosa, e soprattutto dal finale insoddisfacente.
Possessed
Mi incuriosiva molto questo thriller soprannaturale, e sono stata dispiaciuta quando non sono riuscita a seguirlo... finché gli spettatori non hanno espresso la propria rabbia e delusione per una storia, che, a un passo dalla fine, [SPOILER] ha visto la morte dei personaggi principali e l'entrata in scena di nuovi attori apparentemente senza un vero motivo.
Vagabond
Vagabond è un drama recentemente concluso che è stato amato da molti e odiato da altrettanti. Confesso che lo avrei guardato solo perché non mi è ancora capitato di seguire una produzione coreana che racconti una storia d'azione, e questa aveva i pregi di essere pre-prodotta (e quindi la trama non avrebbe sofferto sconvolgimenti per venire incontro ai gusti del pubblico) e ad alto budget. In molti hanno lamentato l'inverosimiglianza delle scene d'azione (divertenti e accattivanti per altri) dalle quali il protagonista non sarebbe mai potuto uscire vivo, la sotto trama romantica inserita abbastanza forzatamente durante gli ultimi episodi, nonché il temutissimo finale aperto, non confortato dall'assicurazione di una seconda stagione...
Doctor prisoner
Doctor prisoner è stato, in realtà, una vera e propria hit, con ascolti altissimi. Quel che mi incuriosiva era il binomio medicina-prigione, e avrei voluto vedere di nuovo Kwon Na-ra, che mi era piaciuta in Suspicious partner. Tuttavia, l'aver letto da più fonti che i casi clinici non rispettavano la realtà medica - cosa che davvero non riesco a sopportare - e che richiedevano una buona dose di sospensione dell'incredulità, mi ha convinto a non recuperare questo drama.
Doctor John
Doctor John sarebbe stata un'ottima occasione per riprendere un genere abbandonato da tempo - quello medical -, guardare finalmente un drama con l'acclamato Ji Sung, e ritrovare Lee Se-young, la dolce regina di The crowned clown. In molti, però, hanno lamentato incongruenze e plot hole, mentre altri sono stati delusi dal finale.
Angel's last mission: love
Questo drama ha ricevuto, durante i primi episodi, ottime recensioni, che hanno poi lasciato il posto a commenti meno positivi riguardo alla mitologia piuttosto confusa e alla storia trascinata più del necessario. Sembra, però, che Shin Hye-sun sia stata eccezionale, e la romance soddisfacente.
When the Devil calls your name
Altro drama il cui plot mi aveva interessato tantissimo, ma di cui non sono riuscita a leggere un solo commento positivo, se escludiamo le lodi all'OST. La trama è stata definita ora complicata, ora confusa, ora noiosa, ma unanime è stato il sollievo per la messa in onda dell'ultimo episodio.
Joseon survival
Sembrava divertente la trama di questo drama, in cui alcuni dei protagonisti si ritrovano catapultati nell'era joseon, ovvero nel XVI secolo. Dopo alcuni episodi, in molti hanno criticato che una molestia fosse stata fatta oggetto di una scena "comica", e, come se ciò non fosse bastato a tenermi lontano dallo show, lo stesso protagonista principale, quando le riprese erano ancora in atto, è stato arrestato (e in seguito condannato) per stupro.
Love in sadness
Di questo drama mi aveva subito attirato il concetto di seconda chance, ma il fatto che la trama implicasse una plastica facciale per una delle protagoniste, elemento degno di una telenovela sudamericana di trent'anni fa, mi ha fatto scappare a gambe levate.
Love with flaws
Avevo accolto con piacere la notizia della messa in onda di questo drama, perché avevo voglia di guardare una rom-com, e di ritrovare Ahn Jae-hyeon, che aveva fatto un buon lavoro in The beauty inside. Tuttavia, la trama si basa sull'incontinenza rettale del protagonista (incredibile, ma vero...). E se c'è una cosa che mi disturba più delle incongruenze mediche, delle childhood connection forzate, della nobile idiozia, è il "toilet humor"...
Babel / Confession / Item / Kill it / Trap / Flower crew / The lies within
Ognuno di questi drama mi aveva incuriosito per il genere (Item, Kill it, Trap, Confession), la trama (Item, Trap, The lies within), o la presenza di quest'attore o quell'attrice (Babel, Flower crew, The lies within). Tutti, però, hanno provocato una certa delusione nel pubblico, per la scrittura, la caratterizzazione dei personaggi, il finale, o, semplicemente, per essersi rivelati del tutto dimenticabili.
Menzione speciale - Sanditon
Tra le serie TV occidentali che avrei voluto guardare, Sanditon era una di quelle che mi incuriosiva di più. La storia è ispirata all'omonimo romanzo incompiuto di Jane Austen, e, per questo motivo, la trama è per lo più inedita e originale. Nonostante alcune critiche nei confronti dell'intreccio, a detta di molti poco "austeniano", avevo comunque intenzione di dare un'occhiata a questa produzione, finché non è stato annunciato che la serie, terminata con un finale aperto, era stata definitivamente cancellata, lasciando senza un degno finale tutti gli appassionati spettatori...
E, benché possa sembrare spesso un peccato, capita che il non aver potuto seguire un drama si riveli invece una fortuna: non è raro, infatti, che una storia che sembrava promettente soffra di una scrittura mediocre, o perda mordente o diventi addirittura incoerente o ridicola nella seconda metà, o, ancora, deluda nel finale. Recentemente, inoltre, la partecipazione di Netflix in molte produzioni ha aggiunto il rischio che l'usuale tornata di 16 episodi termini con un cliffhanger senza che si abbia la certezza di un'eventuale seconda stagione (una sorta di "occidentalizzazione" dei drama coreani che, al momento, sembra non piacere a nessuno).
Ecco una lunga lista di drama che avrei voluto seguire e che, fortunatamente, non sono riuscita a guardare.
Arthdal chronicles
In base ai poster, alla trama, all'elevatissimo budget, al cast di tutto rispetto, nonché alla presenza dello stesso Direttore di produzione del curatissimo My ajusshi, Arthdal chronicles sembrava dover essere un drama epico.
A giudicare da recensioni e commenti, però, l'eccitazione del pubblico è venuta ben presto a scemare, per una fotografia a quanto pare troppo scura, una trama trascinata all'inverosimile e un pessimo uso di budget e attori. Quel che è peggio, è che il drama, prima presentato come diviso in tre parti (cosa piuttosto insolita per le produzioni coreane, che, per lo più, hanno una lunghezza di sole 16 puntate), per un totale di 18 episodi, si è poi rivelato parte di un progetto di tre stagioni, di cui la seconda e la terza, a causa di ascolti, seppur alti, non proporzionati al budget, sono ben lungi dall'essere una certezza. Tanto che il trailer alla fine del diciottesimo episodio è stato realizzato in cartoni animati...
My absolute boyfriend
Il mio unico interesse in questo drama era rappresentato dalle qualità recitative del protagonista Yeo Jin-goo, eccezionale in The crowned clown. Lo show è il remake di una storia giapponese, da cui, però, sembra ben presto prendere le distanze. Pare che i telespettatori siano stati molto delusi dalla trama piatta e noiosa, e soprattutto dal finale insoddisfacente.
Possessed
Mi incuriosiva molto questo thriller soprannaturale, e sono stata dispiaciuta quando non sono riuscita a seguirlo... finché gli spettatori non hanno espresso la propria rabbia e delusione per una storia, che, a un passo dalla fine, [SPOILER] ha visto la morte dei personaggi principali e l'entrata in scena di nuovi attori apparentemente senza un vero motivo.
Vagabond
Doctor prisoner
Doctor prisoner è stato, in realtà, una vera e propria hit, con ascolti altissimi. Quel che mi incuriosiva era il binomio medicina-prigione, e avrei voluto vedere di nuovo Kwon Na-ra, che mi era piaciuta in Suspicious partner. Tuttavia, l'aver letto da più fonti che i casi clinici non rispettavano la realtà medica - cosa che davvero non riesco a sopportare - e che richiedevano una buona dose di sospensione dell'incredulità, mi ha convinto a non recuperare questo drama.
Doctor John
Doctor John sarebbe stata un'ottima occasione per riprendere un genere abbandonato da tempo - quello medical -, guardare finalmente un drama con l'acclamato Ji Sung, e ritrovare Lee Se-young, la dolce regina di The crowned clown. In molti, però, hanno lamentato incongruenze e plot hole, mentre altri sono stati delusi dal finale.
Angel's last mission: love
Questo drama ha ricevuto, durante i primi episodi, ottime recensioni, che hanno poi lasciato il posto a commenti meno positivi riguardo alla mitologia piuttosto confusa e alla storia trascinata più del necessario. Sembra, però, che Shin Hye-sun sia stata eccezionale, e la romance soddisfacente.
When the Devil calls your name
Altro drama il cui plot mi aveva interessato tantissimo, ma di cui non sono riuscita a leggere un solo commento positivo, se escludiamo le lodi all'OST. La trama è stata definita ora complicata, ora confusa, ora noiosa, ma unanime è stato il sollievo per la messa in onda dell'ultimo episodio.
Joseon survival
Sembrava divertente la trama di questo drama, in cui alcuni dei protagonisti si ritrovano catapultati nell'era joseon, ovvero nel XVI secolo. Dopo alcuni episodi, in molti hanno criticato che una molestia fosse stata fatta oggetto di una scena "comica", e, come se ciò non fosse bastato a tenermi lontano dallo show, lo stesso protagonista principale, quando le riprese erano ancora in atto, è stato arrestato (e in seguito condannato) per stupro.
Love in sadness
Di questo drama mi aveva subito attirato il concetto di seconda chance, ma il fatto che la trama implicasse una plastica facciale per una delle protagoniste, elemento degno di una telenovela sudamericana di trent'anni fa, mi ha fatto scappare a gambe levate.
Love with flaws
Avevo accolto con piacere la notizia della messa in onda di questo drama, perché avevo voglia di guardare una rom-com, e di ritrovare Ahn Jae-hyeon, che aveva fatto un buon lavoro in The beauty inside. Tuttavia, la trama si basa sull'incontinenza rettale del protagonista (incredibile, ma vero...). E se c'è una cosa che mi disturba più delle incongruenze mediche, delle childhood connection forzate, della nobile idiozia, è il "toilet humor"...
Babel / Confession / Item / Kill it / Trap / Flower crew / The lies within
Ognuno di questi drama mi aveva incuriosito per il genere (Item, Kill it, Trap, Confession), la trama (Item, Trap, The lies within), o la presenza di quest'attore o quell'attrice (Babel, Flower crew, The lies within). Tutti, però, hanno provocato una certa delusione nel pubblico, per la scrittura, la caratterizzazione dei personaggi, il finale, o, semplicemente, per essersi rivelati del tutto dimenticabili.
Menzione speciale - Sanditon
Tra le serie TV occidentali che avrei voluto guardare, Sanditon era una di quelle che mi incuriosiva di più. La storia è ispirata all'omonimo romanzo incompiuto di Jane Austen, e, per questo motivo, la trama è per lo più inedita e originale. Nonostante alcune critiche nei confronti dell'intreccio, a detta di molti poco "austeniano", avevo comunque intenzione di dare un'occhiata a questa produzione, finché non è stato annunciato che la serie, terminata con un finale aperto, era stata definitivamente cancellata, lasciando senza un degno finale tutti gli appassionati spettatori...