Oh! Master

 Genere: fantasy / romance 
Paese di produzione: Corea del Sud
Emittente: MBC
Anno: 2021

Titolo originale: 오! 주인님 (Oh! Joo-in / Padrona di casa)
Titolo alternativo: Oh! My ladylord

Screenwriter: Jo Jin-kook (Fated to love you)
PD:  Oh Da-young

Numero episodi: 16
Durata singolo episodio: 60 min. circa

Interpreti principali:
- Nana (Joo-in)
- Lee Min-ki (Bi-soo)
- Kang Min-hyuk (Yu-jin)


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Trama
Joo-in è un'attrice di successo, mentre Bi-soo un autore di drama dal brutto carattere - e con una certa compulsione per la pulizia -.
I due si ritrovano a vivere sotto lo stesso tetto, avvicinandosi a poco a poco.
Ma un vecchio amico d'infanzia di Joo-in è appena tornato dall'Europa per conquistarla, mentre, dopo un brutto incidente da cui è miracolosamente uscito indenne, Bi-soo viene informato da un'eterea creatura che sparirà una volta trascorsi 49 giorni...


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Appunti:
  • nella tradizione buddista, 49 è il numero di giorni che costituiscono il periodo di lutto, durante il quale si prega ogni 7 giorni per 7 settimane. Le preghiere hanno lo scopo di facilitare il viaggio del defunto, che, durante tale lasso di tempo, si trova in uno stato "intermedio", al termine del quale potrà reincarnarsi .
  • Oh! Master è per il momento il drama peggiore del 2021 - e spero davvero di non imbattermi in niente di peggio in futuro. Non è pessimo come Melting me softly, che mantiene saldo il proprio primo posto sul podio dei drama orrendi, eppure è stato più penoso da guardare, forse perché, diversamente da Melting, che è stato terribile sin dall'inizio e con poco o nulla da poter salvare, Oh! Master è stato palesemente uno spreco di buona attori e ottima chimica, nonché un'occasione mancata per raccontare una bella storia. 

  • Cosa mi è piaciuto:
  1. gli attori. Considerato lo script che si sono ritrovati tra le mani, trovo che abbiano fatto tutti un buon lavoro. I due protagonisti, in particolare, hanno mostrato di avere un'ottima chimica, che sarebbe stata la ciliegina sulla torta in una storia ben scritta.
  2. Il modo con cui il personaggio di Bi-soo conforta finalmente il sé adolescente, che è ancora dentro di lui e che non aveva ancora superato il trauma delle azioni del padre. È una delle poche scene - forse l'unica - davvero belle di questo drama.
  3. I personaggi delle mamme ( Kim Ho-jung e Lee Hwi-hyang) . È quasi "tradizione" che le madri - e i padri - nei drama coreani siano persone orribili ed odiose, mentre le madri dei due protagonisti si sono rivelate piuttosto amorevoli. Non mi sono piaciute sin da subito, ho avuto bisogno di qualche episodio per apprezzarle, ma i loro personaggi, e soprattutto il loro modo di affrontare le rispettive malattie, sono state alcune delle poche cose da salvare in questo drama. Apprezzabili anche il personaggio di Chang-gyu (Kim Chang-wan), con il suo modo scanzonato e in qualche modo saggio di approcciarsi alla vita, e la piccola storia d'amore tra i due CEO (Woo Hee-jin e Kim Kwang-shik).
  4. Il messaggio che il drama si proponeva di trasmettere (prima di rovinarlo del tutto), ovvero: vivi al massimo ogni giorno, cerca di essere felice e di rendere felici quelli intorno a te, perché il nostro tempo su questa Terra non è infinito.


  • Cosa non mi è piaciuto:
  1. la scrittura. Davvero non saprei da dove cominciare riguardo alle cose che non mi sono piaciute di questo drama, ma una cosa è certa: la scrittura è orribile. La trama è pessima, assurda, noiosa, alcuni episodi sembrano eterni; i dialoghi sono spesso veramente brutti; si fa uso di tutti i cliché conosciuti - terribile quello della fan stalker - senza tentare minimamente di proporli in modo originale o anche solo di proporli in un modo che non sia il peggiore possibile. La sotto trama fantasy è mal scritta e vaga, e si lascia dietro molti interrogativi: [attenzione: inizio SPOILER] dove è finito il corpo di Bi-soo? Dissolto nell'etere? Tutte le persone che lo conoscevano e lo amavano crederanno per sempre che sia "in viaggio"? Nessuno di loro ha diritto ad un ultimo saluto? Joo-in potrà mai riuscire ad accettare la scomparsa (mai termine fu più appropriato) dell'uomo che amava ed andare avanti con la propria vita? O diventerà come la madre dello stesso Bi-soo, che ha vissuto tutta la propria esistenza in lutto? E quanto è triste il fatto che il padre del protagonista abbia prolungato la vita del figlio innanzitutto affinché la madre He-jin non morisse da sola? E perché togliere magia e mistero a tutta la faccenda, rendendola in qualche modo abbastanza "comune" da non essere difficile, per Joo-in, trovare prove del fenomeno sul web? [fine SPOILER]. Il drama è stato sicuramente uno spreco di trama potenziale. La coabitazione forzata è uno dei cliché più usati nei drama coreani, ma può essere divertente e anche appassionante, se ben scritto, tanto più avendo due personaggi così diversi e particolari come Joo-in e Bi-soo. Inoltre si sarebbe potuto utilizzare meglio la carriera di attrice di lei, la compulsione alla pulizia di lui, il lavoro sul set di entrambi da conciliare in qualche modo con la loro relazione.
  2. La regia. Sembra che il PD sia stato sostituito in corso d'opera, e alcune scene siano state rigirate. E se non sapremo mai quali fossero effettivamente migliori a livello di contenuti, di sicuro la macchina da presa tremolante non è stata una buona idea.
  3. I personaggi. Joo-in è una donna alquanto positiva che cerca di superare le avversità con un sorriso, ma appare anche piuttosto passiva e priva di amor proprio, quando sottostà senza batter ciglio all'"ultimatum" di Bi-soo e Yu-jin che le impongono di uscire con entrambi affinché scelga uno di loro; in seguito si immola volontariamente all'altare di Bi-soo diventando il suo personale punchball, accettando, cioè, tutti i maltrattamenti e le ferite che l'uomo le infligge. La loro relazione poco sana viene presentata come qualcosa di molto romantico, mentre non fa altro che calpestare la dignità di Joo-in.                                                                                          Bi-soo probabilmente avrebbe dovuto essere, nelle intenzione del writer, il classico personaggio burbero dal cuore d'oro, e nei primi episodi sembra proprio ricalcare tale stereotipo, tuttavia, con il procedere della storia, il suo comportamento nei confronti di Joo-in diventa intollerabile. Se About time detiene ancora il primato per la nobile idiozia più lunga, Oh! Master è al primo posto per quella in assoluto più crudele. [SPOILER] Bi-soo, infatti, non solo rompe la relazione con Joo-in senza spiegarle le proprie ragioni, ma, affinché la donna non soffra quando lui sarà scomparso, fa di tutto per farla soffrire mentre è ancora in vita. Riesce ad essere così perfido che ad un certo punto avrei solo voluto che Joo-in si liberasse di lui (e di Yu-jin), e la rappacificazione non mi ha fatto per nulla piacere.                                                                                           Yu-jin, dal canto suo, è inquietante quando per  l'appuntamento con Joo-in si veste come un liceale e chiede a lei di fare lo stesso, ed è egoista e irragionevole quando continua a corteggiarla e a programmare un futuro insieme pur sapendo che la donna ama un altro. [fine SPOILER]            Tra i personaggi secondari, la manager di Joo-in (Lee Hyun-jung) e l'assistente di Bi-soo (Song Yoo-taek) avrebbero dovuto costituire il sollievo comico della storia, ma ci riescono poco, le loro scene sono spesso molto simili, e la vocina di Lee Hyun-jung (il cosiddetto aegyo), che dovrebbe essere "cute", carina, risulta solo irritante.
  4. Il finale. Non importa quale destino abbia scelto il writer per la coppia principale, ma ancora una volta mi sembra che tutto sia a svantaggio di Joo-in, a cui non è data la possibilità di elaborare la vicenda - e quindi di superarla - e che non aveva certo bisogno della relazione con Bi-soo per imparare ad amare.
  5. Il messaggio che il drama si proponeva di trasmettere è completamente rovinato quando Bi-soo, piuttosto che cercare di vivere felicemente i suoi ultimi giorni, li spreca quasi tutti soffrendo e facendo soffrire la donna che dovrebbe amare.

  • L'OST:
  1. senza infamia e senza lode;
  2. Remember your day è il brano più carino.

  • Episodio peggiore: 1x13.
Il primo episodio di Oh! Master è disponibile gratuitamente con sottotitoli in inglese sulla piattaforma iQIYI.



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