Tale of the Nine-taled

Genere: fantasy / romance
Paese di produzione: Corea del Sud
Emittente: tvN
Anno: 2020

Titolo originale: 구미호뎐
Screenwriter: Han Woo-ri
PD: Kang Shin-hyo

Numero episodi: 16
Durata singolo episodio: 60 min. circa

Interpreti principali:
- Lee Dong-wook (Yeon)
- Jo Bo-ah (Ji-ah)
- Kim Bum (Rang)

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Trama 
Yeon è una volpe a nove code che da 600 anni aspetta che la sua amata, Ah-eum, si reincarni. Nel frattempo vive tra gli esseri umani, compiendo missioni per conto dell'ufficio dell'Aldilà.
Ji-ah è invece una produttrice televisiva che si interessa di soprannaturale, soprattutto per risolvere il mistero della scomparsa dei propri genitori, avvenuta vent'anni prima, e per scoprire l'identità della creatura che allora la salvò.
Intanto Rang, fratellastro di Yeon, porta scompiglio e morte tra gli esseri umani per vendicarsi del fatto di essere stato abbandonato dopo la morte di Ah-eum, ed è deciso a sbarazzarsi dell'eventuale reincarnazione della donna...

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Appunti:
  • non essendo riuscita a guardare Strangers from hell a causa del tema della storia, ho cominciato Tale of the Nine-taled solo per la presenza di Lee Dong-wook, e non essendo per niente convinta di Jo Bo-ah come protagonista principale. Ed invece, il drama è diventato quello che aspettavo di più nel periodo di messa in onda, ed uno dei preferiti del 2020.
  • Durante il primo episodio, è presente un simpatico riferimento a Goblin quando Yeon si lamenta di come l'outfit del Grim Reaper - che lui conosce bene - sia stato rappresentato nel programma di Ji-ah. 
  • In questo drama, invece, piuttosto che cappello e abito da Tristo Mietitore, il personaggio riesce a rendere iconico l'ombrello bordeaux con il quale combatte le altre creature soprannaturali.
  • Sono stati realizzati tre mini-spin off incentrati sul personaggio di Rang e il suo rapporto con Yeon, Yu-ri e il piccolo Soo-oh (qui con sottotitoli in inglese).


  • Cosa mi è piaciuto:
  1. i personaggi principali, e soprattutto i protagonisti. Yeon è un essere soprannaturale che vive da troppo tempo tra gli esseri umani in attesa della reincarnazione di Ah-eum. È annoiato e irritato dalle persone, e Lee Dong-wook è perfetto nell'esprimere la frustrazione del suo personaggio e la sua insoddisfazione. Il suo desiderio di essere un umano e di condurre semplicemente una vita normale fa molta tenerezza. E, a dire il vero, fa riflettere e fa sentire molto fortunati. Inoltre, diversamente da quasi ogni protagonista, non è del tutto buono, spesso ricorre alle maniere forti per raggiungere i propri scopi, e questa è una novità nel panorama dei drama. Riguardo a  Jo Bo-ah, il suo personaggio in Temperature of love era stato detestabile, e temevo che anche Ji-ah mi sarebbe risultata antipatica, invece ho apprezzato moltissimo che fosse una donna intelligente, coraggiosa e piena di iniziativa, e che non volesse essere considerata come la reincarnazione di Ah-eum, ma come una persona diversa e a sé stante. L'attrice è stata brava nell'interpretazione: benché Ah-eum e Ji-ah potessero risultare simili, infatti - dato anche il poco spazio riservato alla prima -, la trasformazione è stata lampante e sorprendente quando si è calata nei panni del terzo personaggio.
  2. La coppia Yeon / Ji-ah. Tra gli attori c'è una buona chimica, e i loro personaggi sono protagonisti di scene molto carine. Ma soprattutto comunicano tantissimo! Fanno squadra nell'affrontare l'Imoogi, non si arrendono a quel destino che vorrebbe che la loro storia si ripetesse, e, messaggio abbastanza significativo in un drama fantasy, la loro coppia dimostra che la vera magia sta nel condurre una vita normale.
  3. Il drama si confronta bene con il suo aspetto (mild) horror. Le scene iniziali, quelle ambientate sull'isola (in cui si può scorgere qualche riferimento a The guest) e nella foresta degli affamati sono tra le migliori in assoluto.
  4. Molto spazio è dato ai personaggi secondari. Ci si affeziona senza dubbio alle volpi Shin-joo (Hwang-hee) e Yoo-ri (Kim Yong-ji), nonché al piccolo Soo-oh (Jung Shi-yul), e  la found family che questi formano con Rang è una delle più belle del 2020. L'Imoogi (Lee Tae-ri) incuriosisce, così come i vari personaggi del folklore e Taluipa (Kim Jung-nun) e Ui-ong (Ahn Kil-kang) dell'Ufficio dell'Aldilà. Bravi tutti gli attori - con un solo baciamano Lee Tae-ri riesce a infondere inquietudine ad una scena che avrebbe potuto essere facilmente dimenticata - e notevoli i piccoli che interpretano Soo-oh, e le versioni bambine di Ji-ah (Park Da-yeon), Rang (Lee Joo-won) e dell'Imoogi (Kim Tae-yul).
  5. La storia dà molto spazio al folklore coreano, il che risveglia la curiosità e l'interesse del pubblico straniero.
  6. C'è un'ottima chimica tra Lee Dong-wook e Kim Bum, e il rapporto tra i due fratelli Yeon e Rang è uno degli elementi più interessanti della trama.


  • Cosa non mi è piaciuto:
  1. la CGI è piuttosto bruttina, soprattutto nell'ultimo episodio durante le scene nel fiume.
  2. L'Imoogi è un personaggio interessante, ma avrei preferito che fosse meglio caratterizzato, che avesse più spessore, che la sua ossessione per Ah-eum / Ji-ah avesse delle basi più solide.
  3. Così come sarebbe stata una buona idea inserire una spiegazione riguardo al fatto che Yeon avesse praticamente lasciato solo Rang da bambino. È chiaro a tutti che non si è trattato di abbandono, ma lo spettatore può solo immaginare i motivi della separazione (una punizione per il suo comportamento dopo la morte di Ah-eum, per esempio?).
  4. È disturbante vedere le scene in cui Ah-eum è solo una bambina e Yeon un "adulto" di qualche centinaio di anni, tenuto conto di come evolverà la loro relazione. 
  5. Nell'ultimo episodio c'è un bel po' di confusione temporale, a cui ancora una volta non si dà alcuna spiegazione. [SPOILER] Yeon, infatti, torna come un adulto (ed è per questo, forse, che non tutto della sua natura da volpe viene perso?), mentre Rang si reincarna in un bambino, e lo vediamo al parco quando ha circa dieci anni o poco meno, mentre il piccolo Soo-oh, in un'altra scena, non sembra essere cresciuto di un giorno. Che si sia trattato di montaggio poco accurato o di scrittura poco equilibrata, ciò non toglie nulla alla soddisfazione per il lieto fine dell'ultimo episodio. 
  6. Gli ultimissimi minuti del drama lasciano abbastanza perplessi. Se presi effettivamente come parte della storia, andrebbero a vanificare tutto l'episodio, il desiderio di Yeon di diventare umano e la fiducia alla base del suo rapporto con Ji-ah. Anche in questo caso, un veloce chiarimento sarebbe stato opportuno. Per quanto mi riguarda, si voleva solo chiudere con una scena che shockasse il pubblico, e, a meno di non voler considerare una spiegazione come quella al punto 5, la si può tranquillamente considerare un'aggiunta avulsa dalla storia. [AGGIORNAMENTO] In una recente intervista, Lee Dong-wook ha dichiarato che la scena finale rappresenta semplicemente un bonus cut e che non è parte integrante della storia.


  • L'OST:
  1. molto piacevole.
  2. Da segnalare le orecchiabili Blue moon (qui con traduzione in italiano) e I'll be there, e la nostalgica Moonchild ballad.
  3. Molto belli i temi musicali, come The legend of the fox e The fox's wedding day, con un che di magico e fiabesco; Parting the river of three crossingsThe Nine-taled fox, Sad fate, Awaken...

  • Episodio migliore: 1x16

Tale of the Nine-taled è disponibile gratuitamente  sulla piattaforma Viki Rakuten con sottotitoli in italiano.



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